Quello che importa è questa cascata di “capelli” giallo oro con lo sfondo del cielo blu (blu e giallo: non sto diventando un po monotono?)
E’ un nocciolo (Corylus avellana), ovviamente, e questo spettacolo è offerto dai suoi fiori (infiorescenze) maschili. Il nocciolo come altre piante non ha un fiore strutturato con petali, stami, pistillo, ovario; quelli che chiamiamo comunemente fiori ma ha sulla stessa pianta due organi differenti per la parte maschile e quella femminile.
Ma allora il fiore femminile dov’è?
Confesso che per lungo tempo non l’ho saputo; poi esplorando i boschi del Ticino con dei miei amici scienziati ho fatto la scoperta.
Il fiore femminile del nocciolo è un piccolo ciuffetto rosso, quasi invisibile, che compare molto tardi rispetto a quello maschile (presente già a fine autunno). Aspetta cioè che l’altro sia pronto, cioè che a maturazione si apra e lasci uscire una polverina finissima (che in soggetti predisposti causa anche allergie).
E’ un’intesa sessuale perfetta; al momento giusto la femmina dice: Eccomi qua!
Ma di un’altra cosa c’è bisogno e cioè il vento che disperda la polverina del fiore maschile e la faccia posare sul fiore femminile fecondandolo, altrimenti addio nocciole.
E allora speriamo che ci sia tanto vento !
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