Un bambino disse:
“Che cosa è l’erba?” – portandomene a piene mani;
come potevo rispondere al bambino?
Io non so che cosa sia più di quanto lo sappia lui.
Rimugino che potrebbe essere la bandiera delle mie inclinazioni, tessuta di lana verde-speranza.
O azzardo che sia il fazzoletto del Signore, un dono profumato e un souvenir lasciato appositamente cadere, che porta il nome del proprietario forse in qualche angolo, che noi possiamo vedere e notare, e dire: Di chi sarà?
O immagino che l’erba sia essa stessa un bambino, un neonato del mondo vegetale.
O suppongo che sia un uniforme geroglifico, che significa: “Spuntando eguale nelle terre aperte e in quelle chiuse, crescendo tra i popoli neri e quelli bianchi, Canachi, Tuckahoe, uomini del Congresso e Negri, do a tutti loro lo stesso, accolgo tutti loro lo stesso…”
Da “Foglie d’erba” – Walt Whitman
(riprendendo un vecchio post del mio amico Namo)