TICINO IN CONTROLUCE

ATTENZIONE!

Avviso ai naviganti! Il Ticino è in piena e le sue acque corrono veloci, sconsigliato scendere in canoa o altri piccoli navigli.

La corrente trasporta tronchi di alberi, cortecce, al limite piume di uccelli e sposta, sotto il pelo dell’acqua, le amiche di Mick Jagger, pietre che rotolano e ritroveremo molti chilometri più a valle.

E già, dove sono finiti i sassi del Ticino? Quelle pietre levigate,bianche ed enormi come uova preistoriche che tanto assomigliano, ci ha detto Aureliano Buendia, a quelle del fiume di Macondo?

Le vedremo ancora, anche se non saranno più le stesse, anche se il fiume avrà cambiato volto, a volte percorso.

L’acqua scorre grigia, quasi nera, ma non minacciosa.

Perchè tutto questo, ci chiediamo? E’ una cosa insolita in aprile.

Poi scopriamo che hanno aperto le dighe a valle del Lago Maggiore perchè si era gonfiano tanto tanto, quasi come un pesce palla e così sul fiume si sono riversati 1200 mc di acqua al secondo, sei volte la portata abituale del Ticino in questa stagione.

Insomma un Ticino forza sei anche se, almeno qui, non è pericoloso, anche se non abbiamo dovuto mettere i sacchi di sabbia alle finestre.

E gli uccelli?

Sembrano anche loro spariti come i sassi, ma non sono sotto il pelo dell’acqua, non sono in apnea come gli svassi (dopo un settimana sarebbe troppo anche per loro).

Assenti i Germani, solo qualche Cormorano prende il volo sullo sfondo delle nuvole basse; sì, sono loro anche se in controluce è difficile distinguere i colori.

Eccoli imboccare l’antico corso del Naviglio Grande davanti alla Casa della Camera, un tempo sede dei gabellieri, senza pagare dazio, come i marmi del Duomo di Milano, che ormai non passano più di qui.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.