Questa volta è venuta davvero, ma non so se era lei o la sua larva (era buio pesto!) Comunque la luce era quella, una bella luce verde a led e lei si muoveva un po’ scompostamente tra due vasi di fiori al confine dell’orto…
Dicono che la luce è prodotta grazie ad una molecola, la luciferina che a contatto con l’ossigeno dà luogo a una reazione chimica che si trasforma in luce.
Le lucciole sono coleotteri della famiglia delle Lampyridae e in italia sono presenti due specie principali: La lucciola italica e la Lucciola lusitanica.
Nelle notti di giugno, luglio e agosto ormai è diventata una tradizione andare a caccia di lucciole, perchè sono sempre meno causa l’inquinamento ma bisogna andare nel lor habitat, luoghi freschi e con una buona umidità
Le lucciole producono la loro luce caratteristica nella fase di corteggiamento: i maschi svolazzano producendo con l’addome una luce intermittente. La femmina, acquattata nell’erba quando vede un maschio che le piace accende la sua luce per segnalare che è pronta all’accoppiamento.
La luce dunque è un segnale di tipo sessuale ma nelle larve ha un altro significato cioè: “non mangiarmi perchè sono velenosa”.
Mentre gli adulti vivono pochi giorni e praticamente non mangiano, le larve possono passare in quello stadio anche due o tre anni e di cosa si nutrono?
Non ci crederete ma mangiano esclusivamente lumache e chiocciole, che uccidono con un morso velenoso e poi consumano poco a poco.
Era una larva di lucciola allora quella che ho fotografato nel mio giardino?
… Al mattino tra i due vasi, nascosta un poco nell’erba, noto un guscio vuoto di chiocciola.