AZALEA

Già. So che non ci crederete ma lo spunto per parlare di questo fiore mi è arrivato da un canale davvero insolito, un gruppo di rock indipendente coreano formato da quattro giovani donne le “Rolling Quartz”.

In effetti questo fiore è originario di quelle parti (Cina e Giappone compresi) anche se ormai fa parte del nostro orizzonte botanico. L’azalea è infatti presente in quasi tutti i giardini pubblici e privati d’Italia e d’Europa ma….

Azalea è conosciuta in Occidente fin dall’antichità, Plinio il Vecchio riferisce di un caso di avvelenamento di soldati romani dopo aver ingerito fiori di Azalea.

Esistono poi molte leggende su questo fiore.

Dalla donna coreana che scorge un’azalea su un dirupo e un uomo gentile si arrampica per regalargliela assieme a una poesia (siamo nell’antico regno di Seongdeok Daewang) alle dieci figlie del principe indiano dalla pelle pallida che prima si trasformano in colombe e poi ancora rinascono come splendidi fiori di azalea.

Poi arriva Linneo e ci toglie tutta la poesia ( o quasi) intanto per incominciare le classifica nel genere Rhododendron (come i rododendri che però hanno foglie e fiori più grandi) e lo fa infischiandosene dei greci che attribuivano questo nome agli oleandri, infatti rhododendron significa “albero delle rose”.

Poi scopriamo che l’azalea appartiene alle “Ericaceae” : azaleos in greco significa disseccato. Questo è dovuto ad un’altra caratteristica dell’azalea che mantiene i fiori a lungo sulla pianta anche quando sono sfioriti (seccati, appunto)

Pianta acidofila per eccellenza l’azalea può essere coltivata in vaso o in piena terra stando attenti che però il terreno si mantenga con un buon grado di acidità (per questo alcuni suggeriscono di innaffiarla con acqua piovana).

Diffusissima nei nostri giardini l’azalea è ormai entrata anche nei nostri cuori perchè è diventato universalmente il fiore dell’amore , della femminilità e della tenerezza. Rappresenta specie nei paesi orientali l’amore materno, ecco perchè spesso viene regalato in occasione della “Festa della mamma“.

Ecco allora alla fine cosa centrano le Rolling Quartz: il loro brano Azalea è una struggente storia d’amore (non so il coreano; è quello che penso di aver capito con il traduttore anche se spesso sbaglia).

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2 pensieri riguardo “AZALEA”

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