LA PIOGGIA DI LEONID

Perchè molte persone quando piove sono tristi?

Certo il sole mette allegria ma la pioggia, forse anche perchè sempre più rara qui da noi al 45° parallelo nord, incomincia ad essere un evento desiderato, fecondo, generativo e anche se non cantiamo sotto la pioggia come qualcuno ha fatto e certi altri continuano e continueranno a fare, questo evento non può farci venire il muso lungo, basta coglierne gli effetti positivi … ed estetici, come ad esempio il riflesso dei semafori sull’asfalto bagnato (scusate la banalità dell’esempio).

Uno che era felice quando pioveva è stato sicuramente Leonid Afremov…

E chi è? Direte voi.

Pittore russo di origine ebraiche nato nel 1955 in Bielorussia, si trasferisce in Israele nel 1990 ma fa fatica a vendere i suoi quadri fino a quando il figlio si inventa di andare a proporli porta a porta. Ma la sua arte è avversata (la galleria dei suoi quadri viene ripetutamente vandalizzata) così decide di trasferirsi negli Stati Uniti (è il 2001) e qui, dopo alcuni anni di quadri su “commissione” (ritratti di musicisti e motivi giudaici) diventa famoso in tutto il mondo grazie all’altro suo figlio (Boris) che inizia a venderli su internet.

Ispirato inizialmente da grandi artisti come Picasso, Dali, Modigliani, Chagalle, sviluppa uno stile personale con la tecnica della pittura a olio a spatola e crea quadri dai colori accesi e vivaci nei quali prevalgono il rosso, il giallo, il verde e il blu in percorso che lo porta da Manet, Monet e Renoir, gli impressionisti per antonomasia, per i soggetti dei quadri “en plen air” ad essere considerato un espressionista moderno.

Quello che personalmente mi ha colpito di più sono i suoi quadri che dipingono la pioggia, quadri quasi irreali, magici, oserei dire felici.

Leonid è mancato nel 2019 in Messico ma io ancora quando guardo i suoi quadri, anche se piove, non riesco ad essere triste.

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